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Come riverniciare i termosifoni

termosifone

Verniciare materiali come ad esempio la ghisa o l’alluminio tipici dei termosifoni non è per nulla difficile, a condizione che si usino pitture adeguate e si rispettino delle specifiche linee guida.

Ecco alcuni utili consigli su come riverniciare i termosifoni

Preparare adeguatamente la superficie del termosifone

Qualunque sia il colore che piace, va bene per ridare tono ad un termosifone purché si utilizzi il tipo di vernice corretto. Inoltre è importante eliminare il vecchio strato di pittura in modo da ottenere una superficie senza antiestetici spessori e striature. La preparazione è quindi fondamentale per portare a buon fine il lavoro. Premesso ciò, se il termosifone presenta già una spessa quantità di vernice l’ideale è carteggiarlo oppure utilizzare un cannello a gas per bruciarla aiutandosi man mano con una spatola. Terminata questa fase è sufficiente poi procedere con della tela abrasiva a grana media, in modo da rendere la superficie liscia e pronta per ricevere la pittura specifica per termosifoni e della tonalità che maggiormente soddisfa i propri gusti.

Quale vernice conviene usare sui termosifoni?

La vernice per i termosifoni come ad esempio quella della tonalità bianco lucido è particolarmente indicata poiché viene formulata con sostanze in grado di resistere al calore e di garantirne una lunga durata. Inoltre è importante sottolineare che il prodotto serve anche a proteggere il termosifone dalla corrosione e dall’usura. Optare per la vernice specifica per questi elementi da riscaldamento significa tra l’altro prevenire anche l’ingiallimento e di conseguenza salvaguardarne l’estetica, il tutto con un impatto decisamente minimo nei confronti del design impostato nell’ambiente in cui è installato. Inoltre va altresì aggiunto che le vernici specifiche per radiatori vantano la proprietà di un’asciugatura rapida e non richiedono nessuna preparazione né tantomeno l’applicazione di un primer o di un antiruggine.

Ovviamente tali caratteristiche dipendono dalla qualità del prodotto scelto e dal tipo di finitura che si intende ottenere. Per riverniciare i termosifoni ci sono anche delle pitture a smalto in grado di garantire un effetto antichizzante nonché perlato. Il vantaggio ulteriore dell’uso di questi prodotti è quello di conferire una volta essiccato una buona durezza e quindi durabilità a lungo termine. Per ottenere delle finiture satinate sui vari elementi di cui si compone un termosifone, la vernice, una volta essiccata, può essere cosparsa di un flatting specifico che ne migliora decisamente l’aspetto estetico.

I vari step per riverniciare un termosifone

Per riverniciare un termosifone occorre assicurarsi che gli elementi di cui la struttura si compone siano completamente freddi. Premesso ciò, il primo step consiste nel pulire intorno al radiatore e rimuovere tutto ciò che potrebbe rimanere attaccato alla vernice. Il secondo step invece consiste nel carteggiare grumi di vernice e ruggine con della tela abrasiva. Ideale quest’ultima per rendere la superficie uniforme e liscia ed in grado di garantire i migliori risultati in termini di attecchimento del prodotto scelto. A questo punto si può procedere con i due step conclusivi: la riverniciatura del termosifone e l’eventuale applicazione di una seconda mano del prodotto.

Nel caso della prima l’operazione può essere eseguita sia a pennello (consigliato) che con uno compressore. In entrambi i casi bisogna prestare particolare attenzione ad applicare la vernice anche nelle scanalature. Occorre evitare comunque di sovraccaricare il pennello, in modo da non creare antiestetici spessori con conseguenti rischi di distacco della vernice. Nel secondo e ultimo step bisogna invece aspettare la completa essiccazione della vernice attenendosi alle disposizioni fornite del brand produttore. Dopodiché, se necessario, si può procedere con l’applicazione di un altro strato. Anche in questo caso bisognerà attendere che la superficie del termosifone sia completamente asciutta prima di metterlo in funzione.

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