Fissativo o primer: a cosa serve
Riverniciare le pareti di casa è sempre una buona scusa per rimodernare l’ambiente. Si può così cambiare il colore delle pareti o rinfrescando quelli esistenti per una ventata di freschezza. Prima di addentrarsi nella scelta delle vernici e nella successiva stesura del colore, è bene conoscere la funzione del fissativo. E’ bene comprendere, inoltre, quali sono le attività di preparazione alla verniciatura delle pareti, indispensabili da eseguire per un risultato armonioso e duraturo nel tempo.
Ancor prima di stendere il colore, la parete va infatti livellata con carteggiamenti e stuccature, che rendono la parete liscia e omogenea, e poi trattata con un materiale speciale che prende il nome di fissativo.
Il fissativo, anche detto primer o aggrippante, è una soluzione chimica volta a creare una base per la pittura.
Per questo scopo è utilizzato sulle pareti, ma anche sui mobili da tinteggiare. Utilizzando il fissativo per le pareti si creerà una base uniforme su cui il colore sarà distribuito correttamente, senza creare discromie, chiazze o intensità differenti. Inoltre, l’aggrippante crea una barriera di protezione sul muro, in modo che la superficie porosa possa assorbire meno colore e risparmiare sulla quantità di colore utilizzato.
Il fissativo acrilico ha un’alta capacità isolante. Questo si rivela indispensabile per la protezione di quelle pareti in cui è più facile che si formi della muffa, prevenendone la proliferazione.
Il primer per pareti è composto da una miscela di resine inodore, trasparente e non infiammabile, che diventa ideale da usare nella fase preparatoria di ogni parete. Quasi ogni parete, tuttavia: l’unico caso in cui è sconsigliato l’uso del fissativo è su pareti già verniciate con idropittura, anch’essa composta da resine acriliche che creano già di per sé una base isolante e uniformante.
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